Prima di scoprirlo faccio una piccola precisazione.
Nell’olio evo quando si parla di acidità non si intende il gusto (come per esempio l’acidità del limone, dell’aceto etc.), ma una vera e propria caratteristica del prodotto, non rivelabile con il gusto ma sono attraverso apposite analisi.
L’acidità dell’olio extravergine infatti non è individuabile dai sensi dell’uomo.
Spesso inoltre questa caratteristica viene confusa con un'altra: la piccantezza.
Ma acidità e piccantezza sono collegate.
La seconda infatti, percepibile attraverso il gusto, è una sensazione data dai polifenoli, particolari molecole organiche dal forte potere antiossidante.
Ti ho incuriosito sull’acidità?
Allora scopriamo più nello specifico di cosa si tratta!

Olio extravergine di oliva e acidità, tutto quello che devi sapere


Anche se il termine può sembrare fuorviante, quando parliamo di olio d’oliva “l’acidità” rappresenta la percentuale libera di acido oleico.
Attento però.
Valori alti significano che… l’olio d’oliva è scadente!
olive pugliese con bassa acidità
Pensa che l’acidità dell’extravergine è così importante che è ben definita per legge a seconda della tipologia di olio:

  • olio extravergine di oliva: acidità compresa tra lo 0% e lo 0,8% (il nostro ha solo lo 0,2%);

  • olio vergine di oliva: acidità tra lo 0,81% e il 2%;

  • olio lampante: oltre a non essere commestibile presenta un’acidità superiore al 2,1%;


I nostri oli extravergini, realizzati con solo olive pugliesi, hanno un’acidità di solo lo 0,2%.
Per ottenerla seguiamo sempre quelle che sono le buone regole per un olio evo di qualità:

Con i nostri oli “i” e “D” vai quindi sul sicuro.
Ricorda una cosa però.
L’acidità espressa nella confezione può aumentare con il tempo, soprattutto se non si seguono le corrette regole per la conservazione dell’olio extravergine (che puoi trovare qui)!