Ti ho parlato spesso delle qualità dell’olio extra vergine di oliva, delle sue caratteristiche organolettiche e proprietà nutrizionali. Ti ho anche raccontato il nostro modo di estrarre l’olio dalle olive e quali sono i miti dell’olio da sfatare.

Ho manifestato in mille e più modi il mio amore per la terra in cui vivo e in cui coltiviamo gli olivi di cultivar Coratina, Peranzana e Ogliarola. Oggi voglio parlarti dell’etichetta: imparando a leggere le informazioni riportate puoi capire se stai acquistando un olio extra vergine di qualità.

Etichetta: le informazioni da leggere con attenzione

L’etichetta dell’olio extra vergine di oliva è una vera e propria carta di identità del prodotto che stai per acquistare. Su di essa, infatti, sono riportate informazioni importanti circa il produttore, la provenienza delle olive, il metodo di estrazione, l’anno di produzione. Insomma, imparare a leggerla è un validissimo aiuto per fare un acquisto consapevole in termini di qualità.

Partiamo dall’inizio: la denominazione di vendita.

La prima cosa da individuare è la denominazione di vendita. Questa dicitura deve essere immediatamente leggibile. Ciò che deve subito balzare agli occhi è, dunque, la scritta Olio Extra Vergine di Oliva perché ci garantisce che la presenza di acido oleico è uguale o inferiore a 0,8g su 100g di prodotto. Inoltre, deve essere presente la dicitura “Olio extra vergine di oliva di categoria superiore ottenuto direttamente dalle olive e unicamente mediante processi meccanici”. La presenza della denominazione di vendita e della descrizione è sicuramente un punto a favore della qualità prodotto che stai acquistando.

Nome e/o ragione sociale e indirizzo dell’azienda agricola/frantoio

Il riferimento preciso all’azienda agricola che produce e confeziona l’olio extra vergine di oliva è fondamentale. Quando queste informazioni sono riportate in maniera dettagliata ci troviamo di fronte a un extra vergine di oliva di assoluta qualità in quanto ci vengono fornite con estrema precisione le indicazioni relative alla provenienza delle olive nonché alla sede fisica in cui queste vengono trasformate in olio.

Estratto a freddo

Il riferimento all’estrazione a freddo è di fondamentale importanza perché garantisce che le olive sono state lavorate a una temperatura costante inferiore ai 27° C. La temperatura sempre al di sotto dei 27° C è l’unica in grado di preservare le caratteristiche organolettiche dell’olio e le proprietà delle olive. Temperature maggiori accrescono la quantità di olio prodotto a discapito della qualità, quindi, fai molta attenzione alla dicitura “estratto a freddo” perché gli oli estratti a caldo, che non possono definirsi extra vergine o vergine, hanno una minore concentrazione di polifenoli, antiossidanti naturali alleati della nostra salute, e sono organoletticamente inferiori rispetto agli oli estratti a freddo.

Riferimento alla campagna olearia

Si sa, l’olio non è come il vino che migliora invecchiando. L’extra vergine di oliva mantiene a lungo le sue proprietà nutrizionali e caratteristiche organolettiche (se ben conservato, ndr) ma è preferibile consumarlo non oltre i 18 mesi dal suo confezionamento. L’olio extra vergine di oliva di annata contiene una maggiore quantità di sostanze antiossidanti. Accertati, dunque, di stare acquistando un olio della campagna olearia appena trascorsa.

Con queste informazioni alla mano sarai in grado di stabilire se l’olio extra vergine di oliva che ti accingi ad acquistare è di buona qualità. Un altro aspetto da considerare è il prezzo: quando si tratta di olio extra vergine di oliva devi essere disposto a investire qualche euro in più e a non badare troppo al risparmio. Pagare troppo poco un olio extra vergine di oliva spesso è sinonimo di scarsa qualità e non di vera convenienza.