In questo periodo siete in molti a pormi domande sull’olivo e sull’impegno che richiede la coltivazione di questa pianta dalla storia antica, millenaria.

La cosa mi fa piacere, perché denota un cambio di tendenza, la ricerca di un contatto diretto con la natura, l’interesse per la sua cura e salvaguardia, la diffusione di una certa umanità che le nuove tecnologie hanno offuscato per far posto a interessi virtuali.

Ebbene, oggi vi parlo dell’olivo, pianta che da sempre colora le mie giornate il cui tempo è scandito dalle operazioni necessarie per prendersene cura. Lo farò senza scendere troppo nei dettagli perché la coltivazione di questa pianta richiede esperienza e molta pazienza. Garantire la sua crescita sana e una buona produzione è una capacità che si acquisisce con la pratica, lo studio e la conoscenza.

Innanzitutto, un po’ come tutti gli alberi da frutto anche l’olivo chiede di saper aspettare. La sua piantumazione di solito si effettua in primavera, non prima però di aver preparato il terreno nella stagione autunnale. Come? Con le operazioni di scasso o aratura, operazioni che consentono un buon drenaggio e che permettono alle radici giovanissime di penetrare bene nel suolo.

La scelta della varietà da piantare è un altro passaggio fondamentale.

Io consiglio sempre di piantare cultivar locali, del territorio. Nel mio frantoio coltiviamo da sempre olivi di cultivar pugliesi.

Se dopo la piantumazione avrai svolto correttamente tutte le operazioni, dovresti veder comparire i primi frutti dopo 4 o 5 anni. Sarà una produzione bassa perché la pianta è ancora molto giovane, diciamo che potresti raccogliere 10 o 15 kili di olive. È comunque difficile fare una vera e propria stima perché la quantità dipende da molti fattori quali il clima, lo stato di salute della pianta e la sua varietà. La tua soddisfazione però sarà tanta!

Ovviamente la raccolta andrà fatta quando le olive saranno giunte alla giusta maturazione. La maturazione è scandita da diverse fasi, puoi approfondirle in questo mio articolo Tutti i segreti sull’affascinante maturazione delle olive.

In base alla quantità di olive raccolte e alla loro destinazione (olive da olio o da mensa) potrai decidere se portarle al frantoio affinché vengano trasformate in olio extra vergine di oliva, o se utilizzarle per preparare stuzzicanti aperitivi.

Solitamente l’olivo diventa del tutto produttivo intorno ai 9/10 anni di età. La piena maturità, invece, la raggiunge dopo i 50 anni.

Un tempo lungo, è vero, ma per lui si tratta di un tempo ragionevole visto che può vivere per millenni!