La raccolta delle olive è un momento fondamentale nella storia della coltivazione degli olivi, perché si raccoglie il frutto di un lavoro durato un anno intero. Sì, certo, le piante di olivo non richiedono attenzioni quotidiane, ma i vari interventi, quali la potatura, la concimazione, l’irrigazione, ecc. ecc., vanno eseguiti con cognizione di causa e al momento giusto. 

Tornando alla raccolta delle olive, abbiamo imparato a conoscere questo rito anche attraverso i racconti del piccolo Pantaleo che ha vissuto da vicino la raccolta manuale (anche io a dire il vero, ndr), quando veniva chiamata a “raccolta” tutta la famiglia, anche i bambini, e ci si divideva i compiti in base a forza ed esperienza. 

Ai più piccoli venivano affidati gli incarichi più semplici e, oserei dire, anche più noiosi. Io e mio fratello Girolamo, ad esempio, avevamo il compito di raccogliere le olive dal terreno. Una mansione ripetitiva, è vero, ma che in qualche modo ci faceva sentire parte di un gruppo di lavoro; seguivamo scrupolosamente i grandi: i nostri passi sfruttavano le loro orme che avevano già assestato la terra. Gli stavamo dietro per essere pronti a raccogliere le olive fresche fresche che riuscivano a “sfuggire alle grinfie” dei panni sistemati sul terreno.   

- «Mi raccomando, raccogliete solo quelle appena cadute. Devono essere belle sane. Per poche olive non possiamo rovinare il raccolto. Anche quest’anno l’olio deve essere super buono!».

- «Agli ordini, nonno!», rispondevamo felici in coro perché stavamo dando una mano ai grandi e perché sapevamo che a breve sarebbe arrivata la ghiotta ricompensa: due bei pezzi di focaccia preparata dalla nonna. 

Durante i giorni che precedono la raccolta delle olive si tengono maniacalmente sotto controllo le previsioni meteo. Oggi è tutto più semplice rispetto al passato, ma capita non di rado che la pioggia giunga a sorpresa disattendendo ogni previsione. Che si fa in questi casi? 

Se la pioggia giunge inaspettata proprio mentre si stanno raccogliendo le olive da un albero, la cosa da fare è solo una: continuare la raccolta delle olive dell’albero su cui si sta lavorando e poi fermarsi. Detto ciò, è giusto che tu sappia che è assolutamente sconsigliato raccogliere le olive quando le piante sono bagnate e ti spiego perché. 

Quando le piante e, quindi, le olive, sono bagnate, queste ultime fanno fatica a staccarsi dai rami e staccandosi portano via con sé molte foglie. Una “violenza” che può rivelarsi deleteria per la salute della pianta e per il raccolto dell’anno successivo. Facci caso: due foglie di olivo bagnate rimangono attaccate fra di loro (proprio come succede a due fogli di carta), mentre due foglie asciutte non stanno insieme neppure utilizzando la forza. Foglie bagnate tirano foglie bagnate e il danno è presto fatto. 

Inoltre, le olive bagnate sono molto più propense ad ammuffirsi, quindi, o si portano immediatamente in frantoio per essere molite o si rischia di produrre un olio extra vergine di scarsa qualità e pieno di difetti. 

Il consiglio utile è quello, dunque, di raccogliere le olive in giornate serene o comunque poco nuvolose poiché queste condizioni climatiche permettono alle olive e alle piante di perdere tutta la loro umidità, anche quella che tipicamente si forma al mattino presto e che nel corso della giornata svanisce del tutto.