Tutti comprano olio EVO e probabilmente anche tu ti sarai informato su molte diciture che compaiono in etichetta.
Per esempio: cosa significa fruttato? E DOP? Estratto a freddo?
Tutte domande che oggi hanno (quasi per tutti) una risposta.
Ma ti sei mai veramente chiesto cosa significa EVO? Quali caratteristiche deve avere un olio per essere chiamato così? Cosa lo distingue da tutti gli altri?
Tranquillo, oggi faremo finalmente chiarezza su questa dicitura ampiamente citata, ma mai veramente spiegata.

“EVO”. Cosa vuol dire?


Pronto per la rivelazione quasi banale ma che molti non conoscono?
“EVO” non è altro che l’acronimo di extra (E) vergine (V) d’oliva (O). Era facile vero?
L’espressione è stata coniata dal famosa agronomo Stefano Epifani, per evitare che quest’olio dall’altissima qualità venisse confuso con quello più comune, ovvero semplice olio d’oliva.
Ok, adesso sappiamo cosa vuol dire EVO. Ma in termini di caratteristiche e qualità cosa comporta la dicitura?
Cerchiamo di capirlo.

Ecco cosa significa extravergine


Per legge un olio può essere definito “extravergine” solo se è ottenuto dalla spremitura di olive correttamente mature e mai venute a contatto con la terra, mediante processi meccanici o fisici e senza l’utilizzo di lavorazioni o sostanze chimiche.
In aggiunta, devono essere presenti condizioni che non alterino le proprietà organolettiche e l’acidità libera nell’olio (espressa in acido oleico) deve essere al di sotto dello 0,8%.
Quindi, ricapitolando, per essere extravergine l’olio deve essere necessariamente spremuto da olive fresche, colte e spremute in tempi brevissimi, e che non abbiano avuto particolari lavorazioni (ad esclusione di lavaggio, separazione, centrifugazione e, nel caso, filtrazione).
In line di massima però, il fattore più importante di tutti è sicuramente l’acidità, elemento che più identifica la qualità dell’olio. Più è alta e più l’olio sarà scadente.
Come abbiamo detto il limite di legge è 0,8%. Bene, i nostri due olio extravergini hanno un’acidità attorno allo 0,2%, cosa che dimostra la grande passione e la grande qualità.
Occhio però.
Non confondere questa acidità con il profilo di gusti che scopri assaggiando l’olio.
Questo elemento è totalmente impossibile da determinare con i sensi e servono appositi esami in laboratorio.
Adesso che sai cosa vuol dire “EVO” ed extravergine, è arrivato il momento di gustare un buon olio di qualità.
Scopri allora i nostri “D” e “i”, due oli quotidiani ideali per donare ad ogni tuo ricetta un tocco di gusto in più.