Sfoglio continuamente l’agenda con le ricette che ho “rubato” con lo sguardo a mia nonna. In realtà poi le ho sempre chiesto di svelarmi i suoi segreti, quindi, ogni ricetta è piena di cancellature che fanno posto ai suoi preziosi consigli e alle dosi, che nella maggior parte dei casi sono “a sentimento”, cioè decise sulla scorta di ciò che suggerisce il cuore su consiglio dell’esperienza.

Quella delle fave fritte è una ricetta davvero antica. Si preparava quando la società pugliese era prevalentemente contadina. All’epoca si gioiva delle piccole cose e si godeva dei frutti preziosi della terra. Gli ingredienti, sempre semplici, venivano sapientemente insaporiti, ma ciò che più importava era la loro capacità di saziare e di apportare le giuste energie per proseguire i lavori in campagna.

Le fave fritte: lo spuntino della tradizione che si è trasformato in un moderno aperitivo

L’aperitivo in Puglia, quando è possibile, si consuma ammirando il mare. L’azzurro infinito del cielo si adagia sull’acqua creando la linea dell’orizzonte dove si perdono gli occhi e la mente inizia a volteggiare libera e leggera. Tra una chiacchiera e l’altra, non di rado si degustano proprio le fave fritte che ho imparato a fare a casa grazie a mia nonna. Ma quante ne sapeva? Ed ecco che una preparazione semplice e molto antica che ha viaggiato sulle ali del tempo fino ad approdare sui tavoli dei locali più frequentati e alla moda.

Non vedi l’ora di realizzare le fave fritte, vero? Ecco la ricetta!

Ricetta delle fave fritte

Ingredienti e dosi reali (non “a sentimento”)

- 500g di fave secche decorticate
- Olio extra vergine di oliva Di Molfetta Frantoiani per friggere
- Sale fino
- Paprika o peperoncino in polvere

Procedimento

Le fave secche decorticate sono facilmente reperibili al supermercato. In inverno preparo il tipico purè di fave con le cicorie che fa leccare i baffi proprio a tutti, ma questa volta useremo questo legume semplice e povero (non in termini di proprietà) per realizzare le stuzzicanti fave fritte. Innanzitutto, metti a bagno le fave sin dal giorno prima (devono stare in ammollo almeno 24 ore). Ogni tanto cambia l’acqua di ammollo. Terminate le 24 ore, sciacqua le fave sotto acqua corrente, scolale bene e riponile in una teglia rivestita con carta da forno. Devono perdere tutta la loro umidità.

Quando le fave risultano ben asciutte, puoi iniziare a friggerle. Riempi di olio extra vergine di oliva una casseruola capiente. Prima di iniziare a friggere, controlla la temperatura dell’olio extra vergine (deve raggiungere circa 170° C - 180° C). Se non hai il termometro per misurare la temperatura puoi utilizzare il metodo della nonna. Prendi uno stuzzicadenti e tuffalo nell’olio extravergine, se intorno allo stuzzicadenti si creano tante bollicine vuol dire che l’olio ha raggiunto la temperatura ideale per la frittura. A questo punto friggi le fave un po’ per volta e scolale aiutandoti con una schiumarola. Riponi le fave fritte in un contenitore o vassoio rivestito con carta assorbente per far sì che perdano l’olio in eccesso.

Ora puoi insaporirle con una spolverata di sale fino, o se preferisci con peperoncino o paprika in polvere.

Buon aperitivo pugliese!