Proseguiamo con lo scoprire le olive che coltiviamo nei nostri terreni. Oggi è la volta della varietà di oliva ogliarola, una cultivar molto diffusa nel Sud Italia (in particolare Puglia e Basilicata).
Si tratta di una varietà molto particolare, poiché in base alla zona e al terreno in cui cresce, si arricchisce di note gustative e aromatiche uniche di volta in volta.
Note che in ogni caso creano un perfetto equilibrio di sapori e profumi, facendo di questa varietà la vera ambasciatrice dell’Olio Quotidiano.

La varietà di oliva ogliarola, dall’albero all’olio extravergine



  1. L'ALBERO


L’ulivo di ogliarola è noto per le dimensioni che può raggiungere, fatto dato dalla sua notevole longevità: è molto facile che uno di questi ulivi superi i 100 anni di vita.
Tuttavia non è resistente come l’ulivo di Coratina (teme le malattie e il clima freddo) e produce olive più piccole, anche se con una resa in olio comunque alta (20/22%). La raccolta avviene generalmente nel mese di settembre, anche se può prolungarsi fino alle prime settimane di ottobre.

  1. L'OLIO EXTRAVERGINE


Eccoci arrivati finalmente al momento più caratteristico, quello in cui il piccolo frutto si trasforma in prezioso olio extravergine. Un olio di oliva evo monocultivar ogliarola si presenta di un incantevole colore giallo/oro con sfumare verdi.
Si tratta in tutto e per tutto di un fruttato medio dal particolare sentore di mandorla (quindi meno intenso del monocultivar coratina), apprezzato per il suo equilibrio: nessuna nota gustativa prevarica sulle altre, rendendolo perfetto per le ricette di tutti i giorni.
Vuoi scoprire la sua delicata armonia? Prova “D”, l’olio extravergine che rappresenta l’animo delicato di Di Molfetta Frantoiani: un blend di coratina, ogliarola e peranzana perfetto per le ricette di tutti i giorni.
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